Questo post come molti altri nasce da una mia esperienza personale.
Molte volte mi è capitato di mangiare in un locale GIAPPONESE. All’inizio ero molto imbarazzato perché non sapevo neanche come muovermi ma pian piano ho imparato e devo dire che quando mangio GIAPPONESE mi sento quasi come quando mangio un bel piatto di spaghetti: A MIO AGIO.

Infatti in un ristorante etnico i nomi dei piatti sono riportati in lingua originale ma on tutti sappiamo bene cosa voglia dire: NIGIRI, HOSOMAKI, FUTOMAKI, URAMAKI e SASHIMI.



LA STORIA (in breve)
CURIOSITA’: Nell’Oxford Dictionary (1983) viene scritta la prima definizione di SUSHI: “un rotolo di riso freddo con pesce, alghe, o qualche altro aroma“.
QUANTI TIPI DI SUSHI
Quante volte ci capita di dover ordinare e se non c’è la foto non sappiamo cosa stiamo ordinando.
Esistono tantissimi tipi di sushi.
Io proverò ad elencarmi quelli più importanti e quelli che troviamo nei ristoranti europei.
Va detto che l’ingrediente base è il riso. In base ai diversi tipi di assemblaggi esistono diversi tipi di SUSHI.







Abbiamo poi dei tipi di SUSHI che conosciamo molto bene: Makizushi, Norimaki o Makimono.
Tutti consistono in un pezzo di riso di forma cilindrica, formata con l’aiuto di una stuoia di bambù, chiamato MAKISU. Il MAKIZUSHI è generalmente avvolto in NORI (alghe), oppure in una frittatina sottile oppure in carta di soia.
Esistono diversi tipi:
- FUTOMAKI:

- HOSOMAKI:
- TEMAKI:
- URAMAKI:


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