tictdtecnologiedidatticascuolainsegnamentocomunicazioneformazioneinsegnamentoprofessoredocnetediscentealunnoistitutolim2 ristorazioneconruggitictdtecnologiedidatticascuolainsegnamentocomunicazioneformazioneinsegnamentoprofessoredocnetediscentealunnoistitutolim2 ristorazioneconruggi
Nella didattica la sigla T.I.C. sta per Tecnologie dell’informazione e delle Comunicazione ovvero l’insieme di tutti gli strumenti tecnologici che l’insegnante impiega per supportare i processi di insegnamentoapprendimente…..anche quando questi strumenti inizialmente non sono mai stati pensatiprogettati per usi dichiaratamente didattici.

esempio: le email non nascono come strumento didattico ma molti insegnanti le usano per comunicare con i proprio alunni inviando materiale didattico. L’email diventa quindi uno strumento che supporta attività educative.

Faccio  una premessa: per la mia modesta esperienza nell’insegnamento in Istituzioni pubbliche (ad oggi 9 anni) posso affermare che all’interno delle scuole italiane purtroppo molti insegnanti fanno ancora resistenza nell’uso di tecnologie informatiche.

Eppure l’informatica ha fatto passi da giganti (device sempre più performanti e sistemi operativi tanto intuitivi da essere utilizzati da bambini di due anni).

Alcuni docenti parlano di tecnocentrismo e di quanto le nuove tecnologie possono allontanare l’insegnante dalla sua vera missione……..non esiste affermazione più sbagliata.
Un buon insegnante riesce sempre a usare in maniera ottimizzata e performante le TIC ed tararli in base agli obiettivi nell’attività educative. Questo perchè sa benissimo che al centro della propria attività ci saranno sempre i bisogni dei propri studenti.
Come scegliere quali tecnologie utilizzare in classe?
Occorre innanzitutto effettuare un’accurata
pianificazione didattica
che permetta di identificare cosa usare a supporto del processo insegnamentoapprendimento.
L’approccio corretto è quindi quello di analizzare sempre i bisogni dei propri discenti (siano essi formativi, cognitivi,
psico-sociali
). In questo modo il docente riesce sempre ad orientarsi ed a pianificare la propria didattica (definendo obiettivi, contenuti,
metodologie, ecc
.) e identificando quindi quali strumenti tecnologici possono donare quel valore aggiunto necessario nella scuola di oggi, quel valore che permette di facilitare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
LA TERMINOLOGIA CORRETTA
Se con la sigla TIC identifichiamo gli strumenti, con il termine Tecnologie Didattiche ci si riferisce invece all’insieme delle metodologie (ed anche degli strumenti tecnologici) per la progettazione, sviluppo, utilizzazione, gestione e valutazione di processi e risorse per l’insegnamento e per l’apprendimento.
E’ evidente quindi che se parliamo di TIC nella didattica diventa quindi necessario ed inevitabile incrociarle con le TD (tecnologie didattiche).
In quest’articolo capiremoquali sono le tecnologie didattiche più utilizzare oggi nelle scuole italiane e come è possibile ottimizzarne l’uso.
Perchè un insegnante usa le risorse tecnologiche?
Perchè un buon insegnante è una persona resiliente e con una mentalità lucida e moderna e sa benissimo che le TIC offrono grandi opportunità di crescita al proprio studente (ed a se stesso, aggiungo).
QUALI SONO QUESTE TECNOLOGIE?
Premetto che cercherò di essere molto chiaro e di utilizzare termini semplici ma, caro prof, devi farti “anima e coraggio” ed iniziare ad imparare la terminologia informatica (non tutto, solo quello che ritieni utile per te).
Le tecnologie più utilizzate nella scuola sono:

  • ipermedia;
  • software didattico;
  • tecnologie web

=> GLI IPERMEDIA
Per IPERMEDIA intendiamo un ipertesto arricchito di audio, immagini e video.

Come si produce?
Utilizzando appositi programmi:

  • compilatori HTML come il buon vecchio FrontPage;
  • programmi di videoscrittura come Word e Pages;
  • programmi molto più performanti come iBooks Author (solo per citarne uno);

Differente dall’IPERTESTO
che invece è un testo non sequenziale in cui ogni fruitore sceglie come
percorrere la lettura. Puoi compiere dei “saltelli” utilizzando i “collegamente ipertestuali” (i link).
Possiamo tranquillamente affermare che il WEB è un contenitore di tanti ipertesti.
Dove
possiamo trovarli? Vengono distribuiti su CD allegati ai testi
scolastici, scaricabili via internet tramite link oppure disponibili
gratis sui blog di insegnanti come me.

La mia esperienza con gli Ipermedia

Insegno
cucina (se mi segui da tempo è una cosa che già conosci 😀 ).
Ebbene,durante l’anno scolastico coinvolgo a turno i miei alunni assegnando
loro il compito di produrre un IPERMEDIA su un argomento ben preciso…..le
uova ad esempio.
Diventa tutto estremamente interessante perchè il processo
educativo si capovolge: sono gli studenti che realizzano ed espongono
la lezione elaborando l’ipermedia dopo aver ricercato fonti attendibili; in questo modo vengono invogliati a creare qualcosa, a
spingere oltre le proprie competenze ed a mettersi in gioco. I più
attenti hanno capito che sto parlando della flipped classroom.=> IL SOFTWARE DIDATTICO
Oggi non esiste un testo scolastico senza un CDDVD in allegato. Nei testi scolastici delle case editrici più moderne, all’interno di questi supporti possiamo trovare un software didattico.
Con questo termine intendiamo quei programmi con cui l’alunno (ed il docente) può interagire mirando all’acquisizione di uno specifico obiettivo didatticoeducativo (anche più di uno).
A seconda dell’utenza cui vogliamo indirizzare il software, esistono programmi con obiettivi precisi che conducono l’alunno attraverso un percorso preciso lasciando scarsi margini di movimento allo studente: parliamo in questo caso di softare fortemente direttivo.
Al contrario, quando il  programma è impostato per far scegliere le azioni da compiere allo studente si parla di software didattico scarsamente direttivo.

Quando usare uno al posto dell’altro?
Questo dipende solo da te e dalle strategie che associare all’uso di questi programmi.
Quali strategie? Il gioco, ad esempio. Oppure le simulazioni, le esposizioni, le esercitazioni……
Tieni sempre presente che il software didattico favorisce il gioco intelligente; permettere di tramutare la fase ludica in strategia didattica.
Un gioco è intrinsecamente motivante perché sollecita lo studente 
secondo tre elementi chiave: la fantasia, la curiosità e la sfida. 
Thomas W. Malone

 

Fino a qualche tempo fa era il PC a suscitare un gran fascino sugli sudenti, oggi si è più propensi verso device touch come tablet e smartphone. Esistono in rete numerosi programmi adatti per diverse piattaforme (windows, android, linux, apple).
I dispositivi multimediali favoriscono la simulazione, una tecnica che ha vantaggi notevoli: economica, sicura, immediata.
E’ un aspetto vitale nell’attività didattica ed in moltissime discipline è possibile, grazie a PC e Tablet, simulare numerose attività.
Ecco che discipline come CHIMICA e FISICA diventano più comprensibili perchè i ragazzi vedono davvero cosa accade nel micro-mondo, ecco che attraverso filmati e ricostruzioni è possibile pr un docente di STORIA far vedere ai suoi ragazzi l’antico splendore della città di Pompei.

Questo è uno dei criteri che ha spinto qualche anno fa all’adozione delle LIM nelle scuole italiane.

In un mio articolo (puoi leggerlo qui) ho tirato un po’ le somme ed elaborato qualche considerazione a seguito delle mie numerose esperienze.
Posso tranquillamente affermare che utilizzare le TIC porta numerosi vantaggi; ovviamente tutto questo richiede un impegno di tempo ed energie non indifferente. Questo perchè le lezioni non vanno improvvisate ma preparate preventivamente (ma un buon insegnante questo….già lo fa).

 

Vuoi saperne di più sulle LIM (lavagne interattive multimediali)?
Magari vuoi capirne di più ed iniziare anche tu ad utilizzarla per le tue lezioni?

DOVE REPERIRE UN SOFTWARE DIDATTICO
Il Software Didattico può essere sia acquistato sia scaricato liberamente da rete, come hai potuto leggere in precedenza. Sul web sono tanti i docenti che condividono le proprie conoscenze ed i propri lavori. Ti consiglio di cercare su GOOGLE così: scrivi la tua materia più learning objects più download.

esempio: ITALIANO + learning object + download
 
oppure: ITALIANO + download + software didattico freeware.
Ovviamente i software vanno provati; il docente deve obbligatoriamente testarli prima di somministrarli ai propri discenti e (lo consiglio caldamente) personalizzarli tenendo conto di carenze e ritmi d’apprendimento diveri.=>LE TECNOLOGIE IN RETE

Avere a disposizione una connessione di rete ci permette di leggere in tempo reale le ultime news, di avere accesso a numerose informazioni e conoscenze ed a svolgere numerose attività.
Purtroppo nelle scuole italiane TECNOLOGIE IN RETE vuol dire INTERNET ed il semplice utilizzo di Google come motore di ricerca per fare le (mai obsolete) RICERCHE.
In realtà si può fare tanto di più come la cooperazione a distanza tra studenti ed insegnanti.
Come? Sei tu a scegliere perchè esistono tanti modi: utlizzando GOOGLE DOCS per scrivere e rivedere documenti, creando gruppi di lavoro con Whatsapp, tenere lezioni su SKYPE……

Nel 2008 ho creato questo blog (RISTORAZIONE CON RUGGI) con cui pubblico le ricette che svolgiamo durante le esercitazioni pratiche e tanto altro (come schemi, mappe concettuali ed approfondimenti). Inoltre ho creato uno spazio sui sociali più utilizzati dai miei ragazzi (FACEBOOK, INSTAGRAM, YOUTUBE e PINTEREST) dove smisto immagini e video che ritengo interessanti.

Ammetto che non è facile stare dietro a tutte queste piattaforme ma esse mi permettono di aiutare ulteriormente i miei ragazzi….e non solo i miei. Dopo il mese di Marzo, ad esempio, vengo regolarmente sommerso da numerose mail di tanti ragazzi sparsi per l’Italia che chiedono un supporto per la stesura della loro “tesina“.
Ecco che grazie a questo modo di vedere, il WEB diventa  uno strumento didattico e non solo “per passare del tempo” in maniera infruttuosa.

 

E la tua esperienza?
Condividila sul blog e dimmi di più
In basso trovi il form per commentare quest’articolo.

Puoi utilizzarlo con il tuo profilo Facebook oppure entrare semplicemente come ospite.

Di Giuseppe Alfredo Ruggi

Insegnante di enogastronomia, digital teacher e non solo. Collabora con numerose scuole d'Italia, ha pubblicato numerosi articoli e due testi. Innamorato della scuola sa bene che insegnando si impara.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *