Si tratta della Scienza che studia e definisce i METODI e le TECNICHE per insegnare. Tutti noi sappiamo che l’apprendimento è un processo spontaneo ma che va supportato attraverso diverse attività (percorsi di apprendimento) che cambiano a seconda dell’obiettivo: imparare a leggere, imparare a scrivere, imparare una nuova lingua…
Il docente, oggi ancora più di ieri, è chiamato ad essere MEDIATORE dei processi dell’apprendimento
Ovviamente compito del formatore è quello di imparare metodologie, strategie e tecniche e capire quali utilizzare a seconda del contesto.
Cosa deve osservare un buon docente
- incomprensione del testo;
- stancabilità ed insofferenza;
- sensibilità Emozionale;
- tendenza alla predizione/invenzione;
- abilità attentiva;
- fuga dal compito;
- rabbia, l’irritabilità o la depressione;
- disistima.
AGGIORNAMENTO
Leggi Orientamento & Tutor: i criteri di assegnazione alle classi
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- metodologie = tutte le procedure per affrontare le unità didattiche.
- strategie = come si pone il docente nei confronti dei suoi studenti e come assume il ruolo di facilitatore dei processi di apprendimento;
- strumenti = definiti anche risorse. Si tratta di dispositivi che il formatore utilizza durante il percorso didattico;

Le metodologie didattiche
Il gioco favorisce rapporti attivi e creativi (cognitivi e relazionali) e consente di trasformare la realtà secondo le esigenze interiori del discente
- iconica = disegni, immagini, audiovisivi;
- verbale = lezioni espositive, letture, conversazioni, discussioni;
- grafica = relazioni, test liberi, composizioni, rielaborazioni, interpretazioni;
- dagli obiettivi prestabiliti;
- dai contenuti che si intendono proporre;
- dalla realtà della classe;
- dai ritmi d’apprendimento dei singoli allievi
Esistono varie classificazioni dei metodi. Nessuno è migliore di un altro così come nessun metodo è migliore di un altro: possono essere utilizzati per diverse mission. E’ la loro varietà a permette al formatore di poter organizzarsi autonomamente e di personalizzare il proprio operato.Pierre Goguelin (francese, illustre docente universitario di psicologia del lavoro presso l’università CNAM Conservatoire National des Arts et Métiers e l’univesità Paris X) li classifica in:
- metodi affermativi = il formatore chiede all’allievo l’emulazione per favorire la conquista della verità;
- metodi interrogativi = il formatore sviluppa un dialogo profondo con i suoi allievi, guidandolo nel ragionamento;
- metodi attivi = il formatore fornisce un supporto ma è il discente che, atttraverso la propria attività, scopre autonomamente;
- metodi permissivi = il formatore fornisce esclusivamente materiali. Al discente il compito di farsi strada nell’unità didattica.
- metodo funzionale (direttivo) = il formatore procede all’addestramento puro e semplice;
- metodo non direttivo = il formatore è attento alla qualità del processo educativo e si relaziona con il discente;
- metodo skinneriano (o apprendimento strumentale) =l’apprendimento avviene attraverso l’impiego di macchine didattiche (già esistenti o create dal formatore);
- metodo di gruppi di lavoro (definito metodo di animazione) = basato sull’importanza di lavorare in gropwork, i processi dell’apprendimento si consolidano attraverso gruppi di lavoro e di discussione;
- metodo Team-Teaching = metodo che prevede insegnamento con più docenti. Viene costituito un vero e proprio gruppo di formatori che integrano le diverse competenze;
- metodo Mastery Learning = vengono formulati obiettivi specifici e personalizzati per rafforzare le conoscenze del discente;
15 MODI PER UTILIZZARE
UN TABLET IN CLASSE (leggi ora)
- didattica laboratoriale;
- problem solving;
- storytelling;
- cooperative learning;
- peer education;
- writing and reading;
- didattica integrata;
- didattica per scenari;
- flipped classroom;
- aule disciplinari;
- circle time;
- debate;
- EAS;
- IBSE;
- jigsaw;
- micro learning;
- project based learning;
- scuola scomposta;
- service learning;
- STEM;
- TEAL;
- tinkering;

Vediamole ora nel dettaglio.
Che cos’è la Didattica laboratoriale
Che cos’è il Problem solving
soluzione. Iidentificazione e soluzione vengono spesso affidato agli
studenti che autonomamente seguono questo processo articolato. Oltre a
sviluppare le competenze e migliorare l’autostima, il problem solving
permette di analizzare la natura stessa del problema e standardizzarne
alcuni per creare un archivio mentale di possibili soluzioni da
interrogare quando necessario.
Che cos’è lo Storytelling
Con l’evoluzione delle TIC, oggi si parla anche di Digital-Storytelling.
Che cos’è il Cooperative learning
Metodologia in cui gli allievi lavorano in gruppo per raggiungere assieme un
obiettivo comune. In questo modo è possibile il miglioramento reciproco
dell’apprendimento
Che cos’è il Peer education
Che cos’è la Didattica integrata
Prevede obbligatoriamente l’utilizzo delle tecnologie digitali (smart interactive learning) come tablet, LIM, connessione WIFI….

Che cos’è la Didattica per scenari
Dopo aver definito il concetto di “scenario” il docente decide di affrontare un determinato argomento “raccontando” le diverse attività che ha pianificato di svolgere. Ogni alunno coinvolto lavorerà in gruppo in maniera autonoma e si assegnerà un ruolocompito. La mission è sviluppare l’argomento creando un prodotto (ebook, grafico, powerpoint) o semplicemente raccontando la propria esperienza.
Che cos’è la Flipped classroom
Che cosa sono le Aule disciplinari
Che cos’è il Circle time
Che cos’è il Debate
Le due squadre hanno obiettivi diversi: una squadra si occupa di sostenere l’argomento, l’altra squadra invece deve riuscire a controbattere. Però il dibattito non è libero ed il formatore diventa un arbitromediatore che impone le regole: quanto tempo per preparare le fonti per sviluppare la propria tesi, quanto tempo e come sostenerla senza alzare il tono di voce.
Che cos’è EAS
Che cos’è l’ IBSE
Che cos’è la Jigsaw
Che cos’è il Micro learning
Che cos’è il Project based learning
Che cos’è la Scuola scomposta
Gli studenti interagiscono liberamente con i compagni e con gli altri insegnanti. Si cerca quindi di costruire uno spazio sereno, dall’atmosfera collaborativa sempre però nel rispetto delle regole.
Che cos’è il Service learning
Che cos’è la STEM
danno soluzioni ed infine presentano il loo elaborato.
Che cos’è la TEAL
Che cos’è la Tinkering
Hai già visitato il portale interamente dedicato alla DIDATTICA DIGITALE?

intendiamo un insieme di operazionirisorse selezionate e pianificate
attentamente dal formatore, che vengono impiegate all’interno di un
contesto pedagogico per raggiungere uno o più obiettivi.Esistono due grandi categorie:
- strategie
centrate sul formatore e sui contenuti da apprendere = si lascia al
discente il compito di dare un senso ai contenuti chhe il formatore ha
cercato di trasmettere; - strategie centrate sul discente e sull’apprendimento = chiamate anche learner centred, dove l’interesse del discente dovrebbe facilitare il processo dell’apprendimeno.
Ecco quindi le strategie utilizzate nella scuola italiana moderna:
- lavori individuali;
- interventi individualizzanti;
- lavori di gruppo;
- ricerche guidate;
- attività progettuali;
- esercizi differenziati;
- partecipazione a concorsi;
- attività laboratoriali in classe o all’esterno;
- attività di recupero;
- attività di consolidamento;
- attività di sviluppo;
- iniziative di sostegno;
- visite e viaggi d’istruzione;
- visite aziendali;
- interventi di esperti su specifici argomenti;
- partecipazione a cineforum, spettacoli, manifestazioni sportive;
Strumenti didattici
- età;
- modalità di apprendimento;
- caratteristiche personali;
- abilità possedute;
- numero degli alunni;
- tipologia di scuola;
- natura dell’attività da svolgere.
Guardare un film è il modo più sbagliato di utilizzare una LIM (mi capita sempre nelle scuole dove ho lavorato).Gli strumenti devono sostenere la collaborazione e la socializzazione, non guidare ma permettere sempre l’interazione e devono sempre migliorare l’esperienza di apprendimento.
- Giochi, didattici e non;
- Strumenti e attrezzature presenti nei vari laboratori;
- Libri di testo, schemi e mappe concettuali, libri integrativi;
- Racconti ed inteviste (tra compagni di classe o fuori dal contesto scolastico);
- Ebook, LIM e dispositivi informatici;
- Materiale didattico strutturato, tecnico, artistico, musicale, sportivo, informatico;
- Sussidi audiovisivi;
- Biblioteca di classe, di istituto e comunale;

“L’esempio è la più alta forma d’insegnamento”
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