C’è chi le chiama crocchette, chi crocchè, chi panzarrotti.
Qui a Napoli siamo dei veri maestri in questa ricetta ed ognuno, col tempo, ha personalizzato la ricetta classica variandola leggermente: chi impana con uova e pan grattato, chi fa una pastella, chi elimina il prezzemolo e chi aggiunge la mozzarella.
Pensa come sarebbe triste ‘o cuoppo napoletano senza le crocchette (‘e panzarotte)
a Castellammare di Stabia, la mia città, qualche tempo fa è venuto a mancare il Re della frittura in strada. Wana Wana…..un mocc e nata man.
In questo post troverete la ricetta antica, la prima, quella classica che facilmente puoi trovare nelle vetrinette dei camioncini in giro per la città. Lo street food napoletano fatto con l’ape car.
Un po’ di storia
Le crocchette di patate nascono in Francia (croquettes), in piena epoca Angioina. E’ in questo momento storico che sconfinano ed arrivano nel Regno delle Due Sicilie.
Il primo a scrivere di questa pietanza fu l’agronomo Antoine Augustin Parmentier che nel 1798, alla corte di Luigi XVI studiò attentamente l’alimento “patata in quanto tubero” trasformandolo da cibo per poveri ad alimento per nobili.
Ed ecco ora la ricetta:
Ingredienti:
1 kg di patate
2 tuorli;
100 g di parmigiano reggiano;
qualche foglia di prezzemolo fresco;
pepe q.b.
sale fino q.b.
200 g di pan grattato;
2 l di olio di semi di arachidi
Procedimento:
Innanzitutto occorre lavare bene le patate in abbondante acqua. Eliminate attentamente i residui di terra ed altre impurità.
Versatele poi senza sbucciarle, in una pentola capiente con abbondante acqua fredda.
Ponete sul fuoco a fiamma media e cuocete per circa 40 minuti (controllate la cottura con uno stuzzicadente).
Una volte cotte, lasciatele intiepidire.
Intanto potete tritare il prezzemolo fresco. Mettetelo da parte.
Quando potrete maneggiarle senza scottarvi, sbucciatele
e poi con l’aiuto dello schiacciapatate
trasformatele in purea.
A parte, in una ciotola, frustate i tuorli con il pepe ed il sale ed aggiungeteli alle patate schiacciate.
Insaporite con il parmigiano reggiano e mescolate fino ad ottenere un composto morbido ma molto asciutto.
Ora non ci resta che formare le nostre crocchette.
Ripeto, c’è chi li passa prima nell’uovo e chi fa una pastella.
Ma questa è la ricetta del VERO crocchè napoletano, quello classico. Quindi solo pan grattato.
Iniziate prima a formare una sfera e poi allungatele.
Passate le crocchette in pan grattato
ed adagiatele su un vassoio.
Quando avrete finito, fatele riposare in frigo per almeno due ore (così non si romperanno durante la frittura)
Questa è la forma del vero panzarotto napoletano.
Sistemate una padella con abbondante olio di semi. Quando l’olio avrà raggiunto la giusta temperatura (180°C), iniziate a cuocere le crocchette.
Che visione celestiale, vero?
Servitele belle calde.
In Estate con la mia famiglia organizziamo molte “mangiate”..siamo più di 30 e ci piace organizzare serate a tema.
Quella volta fu il turno della serata “frittura napoletana”
Mia mamma era addetta alla frittelline……
Impasto morbido e ben lievitato.
Qui a Napoli sai cosa facciamo?
Apriamo una frittellina e ci mettiamo dentro un bel “panzarotte”
Insegnante di enogastronomia, digital teacher e non solo. Collabora con numerose scuole d'Italia, ha pubblicato numerosi articoli e due testi. Innamorato della scuola sa bene che insegnando si impara.
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