Come testimoniano numerosi reperti archeologici, la storia del caffè è molto antica (addirittura prima del 900 d.c.) e come tutte le storie, anch’essa si fonde in alcune leggende.
Come quella del pastore etiope di nome Kaldi, che un giorno notò strani comportamenti del suo gregge; gli animali erano sempre irrequieti, lottavano tra di loro ed erano molto più ostinati del solito. Infatti intuì che il gregge era troppo attivo e dormiva poco perchè mangiava strane bacche rosse. Pensò bene allora di provarle e scoprì così l’effetto energetico delle bacche di caffè.
Molti studiosi pensano che nell’Odissea la bevanda descritta da Omero fosse proprio caffè. Il poeta di Ulisse parlava di una bevanda amara “contro i dispiaceri, i rancori e la memoria dei dolori”, che Elena aggiunse al vino per asciugare le lacrime degli ospiti alla mensa di Menelao.
Un’altra storia molto carina racconta di un incendio enorme divampato nell’Abissinia (l’oderna Etiopia) che bruciò numerose piante. Il fumo nero si propagò per chilometri ed il piacevole aroma attrasse molti curiosi. Si pensa che quel territorio sia stato piano di piante spontanee di caffè.
Ed è proprio nel territorio di quest’ultima leggenda (l’Etiopia) che l’uso del caffè si diffuse. 
Nello Yemen nacque la prima piantagione che permise di trasformare il caffè da bevanda occasionale ad abitudine.
Il caffè in Europa
In Europa il caffè arrivò agli inizi del 1500 come pianta medicinale.
All’inizio diffidenti nel consumo, pian piano il caffè fu consumato anche come bevanda. Il Re sole di Francia Luigi XV commissionò al suo giardiniere di piantare nella serra di Versailles numerose piante di caffè.
un antico servizio da caffè
Nel 1600 numerosi commercianti portarono a Venezia ed a Napoli il caffè sempre per uso medicinale. 
Il prezzo era piuttosto elevato (perchè la pianta era usata anche in campo medico) ma pian piano si diffusero le Botteghe del Caffè, ovvero luoghi dove era possibile consumare la bevanda nera tanto aromatica. 
La prima al mondo nacque a Vienna si chiamava “Zur Blaue Flasche” ovvero “La bottiglia blu“. Fu un certo Kolschitzky ad aprirla; lui inventò anche diverse bevande a base di caffè ed una bevanda simile al cappuccino (con caffè, latte e miele).
Fu la città di Venezia la prima città italiana che conobbe l’aroma del caffè. La bottega del caffè più antica d’Europa è il Caffè Florian, ancora oggi aperta nello stesso luogo a piazza San Marco.
il cafè Florian oggi
Lo sviluppo commerciale
La domanda di caffè crebbe molto e divenne la bevanda più consumata nel mondo occidentale ed in America del Nord. Purtroppo la produzione non era sufficiente e si pensò allora di esportare la coltivazione del caffè in Centro e Sud America, paesi con le stesse condizioni climatiche dell’Asia e dell’Africa.
Va detto che negli ultimi anni la produzione in Asia sta crescendo sempre più (nelle zone del Vietnam e  dell’Indonesia). Oggi sono circa 25 milioni, i coltivatori tra America Centrale e Meridionale, Africa, Asia e Oceania. Produttori che per i quali il caffè costituisce l’unica fonte di reddito.
Il caffè come dono
Il caffè ancora oggi è usato come dono d’amore o di amicizia, apprezzato in determinate occasioni.
Quest’uso è da attribuire a Papa Clemente VIII. Il pontefice inizialmente condannò questa bevanda definendola “bevanda del diavolo” per i suoi effetti energetici ed eccitanti. Un giorno decise di provarla e, colpito positivamente, ritirò il divieto e la battezzò “bevanda cristiana”. Questo appellativo fece diventare il caffè il dono perfetto. 

Di Giuseppe Alfredo Ruggi

Insegnante di enogastronomia, digital teacher e non solo. Collabora con numerose scuole d'Italia, ha pubblicato numerosi articoli e due testi. Innamorato della scuola sa bene che insegnando si impara.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *