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Qualche tempo fa scrissi un paio di articoli su questo blog su come scrivere una lettera di presentazione ed un curriculum.

Puoi leggere questi articoli cliccando qui

Mentre davo forma a queste mini – guide mi ricordai dei tempi della scuola e di quando mi imbattei nella poesia  “Scrivere un curriculum” della poetessa polacca Wislawa Szymborska.
Opera molto interessante, sembra quasi una sintesi (sempre attuale, aggiungo): leggendo la poesia possiamo davvero leggere le regole basi per un curriculum perfetto.

Scrivere un curriculum

Cos’è necessario?
È necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.

È d’obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e ricordi incerti in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso

e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto.
È la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.

Ecco anche un video

 

Bellissima della stessa autrice è anche questa poesia “La cipolla è un’altra cosa” 
La trovi sempre sul mio blog

 

Di Giuseppe Alfredo Ruggi

Insegnante di enogastronomia, digital teacher e non solo. Collabora con numerose scuole d'Italia, ha pubblicato numerosi articoli e due testi. Innamorato della scuola sa bene che insegnando si impara.

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