Didattica per competenze: cittadinanza italiana ed europea ed assi culturali. Quali seguire?

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La didattica per competenze non ha ancora trovato grande riscontro da parte dei docenti che non riescono a creare un “ambiente di apprendimento” dinamico all’interno di una struttura organizzativa rigida, com’è la scuola. Nelle linee Guida del Nuovo Regolamento, le competenze costituiscono il fulcro sul quale costruire il nuovo curricolo e rappresentano uno dei contesti educativi più interessanti ed efficaci per realizzare percorsi formativi che tengano conto delle molteplicità individuali presenti nel gruppo classe. Le competenze chiave europee, nate per facilitare la reciprocità delle qualifiche e la condivisione di uno stesso mercato del lavoro, in realtà rivelano un forte impatto pedagogico capace di rivoluzionare il modo di “fare scuola”.

Le competenze europee sono dette anche competenze chiave per l’apprendimento permanente

Nel sistema scolastico italiano le competenze sono declinate in maniera alquanto confusa.

LE COMPETENZE: quali sono

– COMPETENZE EUROPEE
Troviamo, come anticipato prima le 8 competenze chiave di cittadinanza europee (link ufficiale):

  1.   comunicazione nella madrelingua;
  2.   comunicazione nelle lingue straniere;
  3.   competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
  4.   competenza digitale;
  5.  imparare a imparare;
  6.  competenze sociali e civiche;
  7.  spirito di iniziativa e imprenditorialità;
  8.  consapevolezza ed espressione culturale.

 

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Queste competenze sono quelle di cui tutti i cittadini europei hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

– ASSI CULTURALI
Va considerato purtroppo che in Italia il il sistema educativo è rigido e le discipline sono suddivise in maniera rigida e schematica.
Occorre quindi tener sempre conto delle competenze di base (divise in Assi Culturali):
Storicamente la comparsa degli assi è avvenuta in più momenti storici a seguito dell’accorpamento di discipline affini

Per la normativa italiana più recente:

  • l’art 18, comma 1, lett. b, Dlgs n.26 del 2005, in cui si parla di “competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico sociali ed economiche“, poi riprese dalle successive Linee guida (legge n.7 31/1/2007; legge n.40  2/4/2007);

Gli Assi culturali per il sistema scolastico italiano attualmente sono quattro gruppi:

  • Asse dei linguaggi;
  • Asse matematico;
  • Asse scientifico-tecnologico;
  • Asse storico e sociale;

Asse dei linguaggi

  • Padronanza della lingua italiana;
  • Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
  • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario;
  • Utilizzare e produrre testi multimediali;

Asse matematico

  • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica;
  • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
  • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
  • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;

Asse scientifico-tecnologico

  • Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti disistema e di complessità;
  • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;
  • Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate;

Asse storico e sociale

  • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;
  • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;
  • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;

I più attenti si rendono conto che queste competenze base non coprono le competenze europee citate prima.

– COMPETENZE DI CITTADINANZA ITALIANE
Ecco allora che il Ministero dell’Istruzione decide di creare le 8 competenze di cittadinanza italiane

 
Si valorizza lo studente nella sua totalità e complessità, perchè coinvolgono tutti gli apprendimenti, sia quelli acquisiti in situazioni formali, che quelli acquisiti in situazioni non formali e informali.
 Motivare gli studenti richiederà sempre un forte impegno.
Cosa richiede insegnare per competenze?
Richiede sopratutto la convinzione che solo un processo formativo intenzionale può favorire la piena maturazione delle loro potenzialità e la messa in gioco di attitudini, interessi e vocazioni. Occorre, perciò, sostituire la didattica basata sul docente, con una didattica che abbia come centro le prestazioni degli studenti.
Lo studente, dunque, acquisisce il “sapere” attraverso il “fare consapevole”, sviluppando gradualmente autonomia di lavoro e responsabilità nelle scelte. Solo attribuendo autonomia e responsabilità. L’insegnante si deve porre l’obiettivo di accompagnare l’allievo a sviluppare sia la dimensioni emotiva che quella intellettuale, predisponendo anche adeguati strumenti di valutazione per lo sviluppo della metacognizione e della conoscenza di sé. La valutazione delle competenze esprime il grado di padronanza e la capacità di fronteggiare le situazioni, ma anche il possesso di conoscenze flessibili, che mettono in evidenza il modo di ragionare, più che la memorizzazione di concetti e di eventi.
Il piano di lavoro, compreso nell’Unità di apprendimento, rende coerente sia l’attività di insegnamento che la valutazione, perchè definisce le caratteristiche del compito e le modalità di osservazione e accertamento di quanto appreso.

 

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By Giuseppe Alfredo Ruggi

Mi reputo un professionista dinamico nel settore della ristorazione. Ho fondato questo portale nel 2008, diventato un punto di riferimento per studenti di istituti alberghieri. Sono appassionato di intelligenza artificiale e nuove metodologie didattiche e credo fermamente che non si smette mai di imparare.

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