Gli struffoli

Quando si parla di struffoli, si parla di Napoli, di Natale e di tradizione. Infatti gli struffoli, insieme alla sfogliatella, la pastiera, il babà è il dolce napoletano più conosciuto al mondo.
COSA SONO
Analizzandoli visivamente capiamo che non solo altro che palline di pasta, ricoperte di miele e decorate con confettini colorati (diavolilli). Gli struffoli possono essere fritti o al forno.  La preparazione è semplice ed abbastanza veloce.
UN PO’ DI STORIA
Eppure la vera storia della sua invenzione si disperde tra realtà e dicerie. Come accaduto anche ai suoi compagni zuccherosi, anche questo dolce non è realmente napoletano. Sembra siano stati i greci a crearli, (“sfruffolo” deriverebbe da “strongoulos” che vuol dire “arrotondato“)
Nella biblioteca Palatina di Parma è conservato “Li quattro banchetti“, un manoscritto (1680) realizzato da Carlo Nascia (importante cuoco palermitano) contente moltissime ricette, tra cui gli “strufoli alla romana“, dei dolci preparati alla stessa maniera degli struffoli napoletani.
Gli struffoli (come quasi tutti i dolci napoletani) venivano preparati nei conventi, dalle suore dei vari ordini, e recati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.

 

IN ITALIA
In Sicilia, (per lo più a Palermo) sono semplicemente “strufoli” senza una “f“.
In Calabria invece il nome cambia diventando “cicerata
Nel Lazio settentrionale (Viterbo) quando si parla di struffoli ci si riferisce a frittelle di pasta preparate a Carnevale, chiamate anche “castagnole“.
Spostandoci da Napoli, precisamente in Abruzzo, lo struffolo diventa “cicerchiata” (le palline ricordano le cicerchie, un legume)
INGREDIENTI:

 

  • 500 gr di farina 00;
  • 120 gr burro;
  • 150 gr zucchero;
  • 2 tuorli d’uovo;
  • 2 uova intere;
  • 1/2 bicchierini anice;
  • miele (in abbondanza);
  • 1 scorza di limone;
  • confettini colorati (diavolilli);
  • olio di semi di girasole;

PROCEDIMENTO:

In una ciotola o su un baco di marmo impastate tutti gli ingredienti (potete aiutarvi con una frusta oppure con un robot da cucina). L’impasto alla fine deve risultare bello amalgamato (una palla lucida e liscia). Avvolgetelo in carta pellicola, mettetelo in frigo e fatelo riposare circa 30 min. Poi lavoratelo e formate dei lunghi cilindri di pasta.
Tagliateli a pezzetti di circa 1 cm. e disponeteli senza sovrapporli su di un vassoio. In una padella (oppure la friggitrice) con olio caldo, iniziamo a friggere i nostri tocchetti di pasta (pochi alla volta). Saranno pronti quando diventeranno di colore dorato. Appoggiateli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Intanto fate sciogliere del miele in una padella e versatelo sugli struffoli (che avrete messe in una ciotola bella capiente) e decorate con i tipici “diavulilli” cioè i confettini colorati. Piano piano (senza romperli) mescolateli e poi versateli in un bel vassoio o in un bel piatto da portata.
Quella che vedete qui è una cornucopia per presentare al meglio gli struffoli. L’ho realizzata con Pasta Morta, un impasto senza lievito che io uso per decorare.

Quanto è stato utile questo post?

Clicca sulla stella per esprimere un voto!

Voto medio / 5. Conteggio dei voti:

Nessun voto finora! Sarai il primo a valutare questo post.

Condividi
By Giuseppe Alfredo Ruggi

Mi reputo un professionista dinamico nel settore della ristorazione. Ho fondato questo portale nel 2008, diventato un punto di riferimento per studenti di istituti alberghieri. Sono appassionato di intelligenza artificiale e nuove metodologie didattiche e credo fermamente che non si smette mai di imparare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.